Una serie di principi guidano la Commissione nei suoi lavori: trasparenza, comportamento etico, pari opportunità, multilinguismo, trasformazione digitale e impatto ambientale.
Trasparenza
La trasparenza è un principio fondamentale dell'UE, e per questo la Commissione europea garantisce che i cittadini, i portatori di interessi e tutte le parti interessate abbiano accesso a dati e informazioni pertinenti e aggiornati. La Commissione pubblica informazioni riguardanti, ad esempio, le consultazioni, i registri dei rappresentanti di interessi, il lavoro dei comitati e dei gruppi di esperti, nonché informazioni dettagliate sui beneficiari dei finanziamenti dell'UE. La trasparenza contribuisce a mantenere la fiducia dei cittadini europei nella legittimità dei processi politici, legislativi e amministrativi dell'Unione.
Etica e buona amministrazione
Sia i commissari che il personale della Commissione hanno il dovere di servire l'interesse pubblico. Tutti operano basandosi su un quadro di principi e di norme che ne disciplinano il comportamento per quanto riguarda l'etica e l'integrità.
La Commissione è impegnata a garantire una buona amministrazione nelle sue relazioni con il pubblico. Si adopera per mettere in pratica il diritto dei cittadini a una buona amministrazione ed evitare casi di cattiva amministrazione.
Un luogo di lavoro moderno
La strategia della Commissione in materia di risorse umane presenta una visione per un'organizzazione moderna e flessibile, in grado di fornire prestazioni di massimo livello nell'interesse di tutti gli europei e offrire carriere gratificanti ai migliori talenti di tutti i paesi dell'UE.
La Commissione ha definito il quadro per una trasformazione digitale continua attraverso la sua strategia digitale, che promuove la visione di una Commissione digitalizzata e capace di coinvolgere e connettere persone, dati, processi e tecnologia.
La Commissione europea intende essere all'avanguardia nella transizione verso una società climaticamente neutra, definendo un piano ambizioso ma realistico per conseguire la neutralità climatica entro il 2030. Si è impegnata nell'ambito del patto europeo per il clima a ridurre gradualmente le sue emissioni di gas a effetto serra di almeno il 60% rispetto ai livelli del 2005.